In alternativa alla costruzione di muri in c.a. nella progettazione di muri di sostegno, da realizzare in zone sottoposte a vincolo ambientale e idrogeologico, è possibile utilizzare sistemi a basso impatto ambientale, come i muri in terra rinforzata con paramento rinverdibile.

Le terre rinforzate vengono dimensionata mediante verifica di stabilità, in modo da determinare lunghezza e resistenza delle geogriglie di rinforzo; si realizzano utilizzando, come materiale di riempimento il terreno presente in sito (eventualmente additivato con inerte granulare).

Il rilevato viene costruito, da impresa specializzata, mediante la realizzazione di  strati successivi compattati (altezza cm. 60-70) con interposte le geogriglie di rinforzo (PAVIROCK TPV) e drenati a tergo con i geocompositi della gamma PAVIDRAIN

Il fronte, viene sagomato con l’uso di casseri in rete elettrosaldata, e inclinazione del fronte variabile da 60° a 80°; viene rinverdito mediante la posa di biostuoie (PAVIMANT P/C) e  idrosemina.

I campi applicativi di questo sistema sono molteplici: muri sottoscarpa, muri controripa, muri di sostegno, muri di contenimento, valli paramassi, etc. e viene anche scelto perchè consente di recuperare l’eventuale materiale derivante da scavi riducendo i costi di smaltimento in discarica.

Un sistema innovativo, caratterizzato dal fronte rinverdibile ed utilizzato in caso di interventi di somma urgenza, in cui è necessario intervenire in tempi rapidi è il SOStengo: sistema autoportante, dimensionabile, molto veloce e semplice nel montaggio, idoneo per soluzioni sia temporanee che definitive.

Il sistema SOStengo è composto da un pannello frontale, collegato ad una piastra di ancoraggio mediante idonei bulloni, che durante la posa in opera viene caricata con il terreno presente in sito, eventualmente additivato con materiali di cava. Il fronte può essere piantumato, integrandosi così completamente con l’ambiente  circostante.

Questa tecnologia innovativa, realizza un sistema contenitivo drenante, totalmente rinverdibile mediante il posizionamento, in fase di costruzione, di arbusti autoctoni o talee, realizzando finalità tecniche, naturalistiche e paesaggistiche secondo i principi dell’ Ingegneria Naturalistica e Architettura del verde

Questo sistema consente di intervenire in zone di difficile accesso, riducendo gli scavi e quindi di conseguenza anche gli eventuali conferimenti in discarica.